“Bro” rear delt machine: pregi o difetti?

La rear deltoid machine (RDM) è un esercizio molto usato nella muscolazione. Si tratta della versione alla macchina guidata delle croci inverse, una vasta categoria di movimenti monoarticolari che ha come obiettivo la stimolazione mirata dei deltoidi posteriori e dell’alta schiena (in questo caso definita soprattutto da trapezio e romboidi). 

In molti casi i bodybuilder non eseguono la versione didattica della RDM da seduti, ma una variante modificata a busto flesso che la rende un tipico “bro-esercizio”. Un valido esempio è dimostrato in questa esecuzione

Nel video si vede che l’esecuzione “alla bro” della RDM prevede il busto flesso con il bacino indietro, e in questo modo la spalla passa da un’estensione orizzontale pura, a un movimento bidimensionale intermedio tra estensione orizzontale e adduzione.

Per i puristi della didattica questa modifica potrebbe rendere l’esercizio “sbagliato” e causa delle più gravi conseguenze, ma si necessita di un’analisi più approfondita per capire se può essere un’opzione sensata.

Basi anatomiche

A livello muscolare questa modifica ha inevitabilmente delle conseguenze che potrebbero essere giudicate vantaggiose o svantaggiose a seconda dello scopo.

Se vuoi leggere l'intero articolo abbonati adesso!

  • Lorenzo Pansini

    Lorenzo Pansini è autore, formatore, personal trainer e divulgatore scientifico specializzato in nutrizione sportiva (ISSN-SNS) e allenamento finalizzati miglioramento fisico. Ha 18 anni di esperienza come natural bodybuilder, conduce da oltre 10 anni un intenso percorso di studio su nutrizione e allenamento, e scrive articoli tecnici per riviste, testi e siti specializzati. Riceve apprezzamenti da molte autorità come Massimo Spattini, Piero Nocerino, Andrea Biasci, Paolo Evangelista, Gianmario Migliaccio, Franco Impellizzeri, Luigi Colbax, Roberto Amorosi Hernandez, Alan Aragon tra i nomi più noti. Collabora per anni per Project inVictus come consulente tecnico, redattore e revisore, è citato come riferimento in diversi libri pubblicati dal brand, ed è ospitato come relatore per vari eventi dal vivo. Dal 2019 pubblica regolarmente per la rivista scientifica internazionale redatta dal ricercatore e nutrizionista americano Alan Aragon.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Don`t copy text!

Area Membri