Inflessibilità metabolica “inversa”: una prospettiva alternativa sull’efficienza metabolica

La flessibilità metabolica di solito viene riferita alla facilità o all’efficienza con cui il metabolismo energetico passa dall’ossidazione (impiego energetico) dei carboidrati all’ossidazione dei grassi. Quando viene compromessa l’abilità di ossidare i grassi si parla di inflessibilità metabolica, uno stato che si può osservare nell’obesità, nel diabete o in altre malattie metaboliche (1).

Un modo spesso proposto per migliorare lo stato di inflessibilità metabolica è quello di ridurre i carboidrati nella dieta, in maniera da forzare il metabolismo energetico ad affidarsi ai grassi a scapito del glucosio, ma è necessario valutare cosa dicono le evidenze scientifiche a riguardo.

Ad ogni modo, la definizione di inflessibilità metabolica come sopra esposta è in realtà parziale, perché il concetto può essere esteso anche alla condizione diametralmente opposta, e nell’articolo vedremo in quali casi può essere riscontrata.

Diete ipoglucidiche-iperlipidiche (LCHF) e flessibilità metabolica

Dato che la comune definizione di inflessibilità metabolica è la difficoltà a ossidare i grassi (1), si potrebbe dare per scontato che una dieta low carb sia superiore per migliorare questo parametro.

Ciò è legato al fatto che la restrizione dei carboidrati aumenta inevitabilmente il tasso di ossidazione dei grassi, e dal punto di vista fisiologico ciò forza il metabolismo a fare più affidamento su questo substrato a scapito del glucosio

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  • Lorenzo Pansini

    Lorenzo Pansini è autore, formatore, personal trainer e divulgatore scientifico specializzato in nutrizione sportiva (ISSN-SNS) e allenamento finalizzati miglioramento fisico. Ha 18 anni di esperienza come natural bodybuilder, conduce da oltre 10 anni un intenso percorso di studio su nutrizione e allenamento, e scrive articoli tecnici per riviste, testi e siti specializzati. Riceve apprezzamenti da molte autorità come Massimo Spattini, Piero Nocerino, Andrea Biasci, Paolo Evangelista, Gianmario Migliaccio, Franco Impellizzeri, Luigi Colbax, Roberto Amorosi Hernandez, Alan Aragon tra i nomi più noti. Collabora per anni per Project inVictus come consulente tecnico, redattore e revisore, è citato come riferimento in diversi libri pubblicati dal brand, ed è ospitato come relatore per vari eventi dal vivo. Dal 2019 pubblica regolarmente per la rivista scientifica internazionale redatta dal ricercatore e nutrizionista americano Alan Aragon.

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