Dalla restrizione calorica al mantenimento: Reverse dieting vs Full Diet Break

In passato ho steso un articolo il più esaustivo possibile sul Full Diet Break (FDB), strategia dietetica elaborata da Lyle McDonald che consiste nell’interrompere temporaneamente la dieta ipocalorica per il cutting aumentando in maniera immediata l’apporto calorico ai livelli di mantenimento (TDEE) per 2 settimane, per poi ritornare subito a dieta.

Il Full Diet Break potrebbe essere scambiato con la reverse diet, un metodo alimentare che sta spopolando negli ultimi anni. Pur essendo potenzialmente confondibili, i due fanno riferimento a concetti piuttosto differenti che non possono essere usati in maniera interscambiabile.

Full Diet Break (FDB): prevede di passare immediatamente da restrizione calorica (anche marcata) al mantenimento effettivo (soprattutto tramite un aumento dei carboidrati), per poi tornare immediatamente a dieta dopo le 2 settimane di sosta. Più un soggetto è magro e più frequentemente dovrebbe organizzare dei FDB bisettimanali per invertire gli adattamenti sfavorevoli tipici della restrizione calorica cronica (alterazioni ormonali, depressione del metabolismo, stress fisico e psicologico ecc).

Reverse dieting: propone di passare in maniera stabile dalla restrizione calorica al mantenimento in maniera molto (talvolta esageratamente) graduale, con l’idea che questo possa permettere un ripristino dell’attività metabolica più “dolce” ed evitare importanti guadagni di grasso. L’incremento graduale delle calorie, secondo la teoria, permetterebbe di ricostruire la cosiddetta “capacità metabolica” che era andata soppressa con la restrizione calorica. Addirittura, la reverse diet permetterebbe, secondo alcuni dei sostenitori, di aumentare il metabolismo ai livelli di mantenimento più di quanto non lo fosse prima di iniziare la dieta. Detta altrimenti, il mantenimento stabilito dopo aver seguito la Reverse diet sarebbe più alto del mantenimento stabilito prima di aver iniziato la restrizione calorica.

Riassumendo quindi le differenze tra i due: mentre l’FDB fa riferimento al concetto di “regolare breve sosta eucalorica all’interno di un percorso ipocalorico a lungo termine in cui si vuole continuare a dimagrire”, il reverse dieting fa riferimento al “tornare al mantenimento in maniera stabile venendo da un periodo di dieta ipocalorica cronica in cui si è perso parecchio grasso”.

Può il Full Diet Break essere usato per gli scopi del reverse dieting?

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  • Lorenzo Pansini

    Lorenzo Pansini è autore, formatore, personal trainer e divulgatore scientifico specializzato in nutrizione sportiva (ISSN-SNS) e allenamento finalizzati miglioramento fisico. Ha 18 anni di esperienza come natural bodybuilder, conduce da oltre 10 anni un intenso percorso di studio su nutrizione e allenamento, e scrive articoli tecnici per riviste, testi e siti specializzati. Riceve apprezzamenti da molte autorità come Massimo Spattini, Piero Nocerino, Andrea Biasci, Paolo Evangelista, Gianmario Migliaccio, Franco Impellizzeri, Luigi Colbax, Roberto Amorosi Hernandez, Alan Aragon tra i nomi più noti. Collabora per anni per Project inVictus come consulente tecnico, redattore e revisore, è citato come riferimento in diversi libri pubblicati dal brand, ed è ospitato come relatore per vari eventi dal vivo. Dal 2019 pubblica regolarmente per la rivista scientifica internazionale redatta dal ricercatore e nutrizionista americano Alan Aragon.

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