In questo secondo episodio approfondiamo il “ROM muscolare”. Si tratta in realtà di un termine improprio, poiché in anatomia il ROM si riferisce per definizione all’articolazione e non al muscolo.
Per essere precisi, quando ci si riferisce al muscolo bisognerebbe parlare di grado di lunghezza muscolare, la quale è una conseguenza degli angoli del ROM articolare.
Ma poiché il reclutamento o la predominanza di un dato muscolo possono variare lungo il ROM articolare, parlare di “ROM muscolare” può aiutare a trasmettere questo concetto in maniera più immediata da parte dello specialista della composizione corporea.
Ad esempio, ROM muscolare completo non vuol dire per forza ROM articolare completo, dato che in alcune porzioni del ROM articolare un dato muscolo può non essere attivamente coinvolto.
In certi angoli del ROM articolare un muscolo potrebbe superare la sua lunghezza ottimale per esprimere forza attiva (contrattile), tramite allungamento o accorciamento eccessivi (come spiegato dalla relazione lunghezza-tensione).
Il riconoscimento di un “ROM muscolare” è motivato anche dal fatto che negli stessi angoli del ROM articolare, un muscolo può trovarsi nei suoi range di lunghezza “attivi”, e un altro nei suoi range di lunghezza “passivi” (Cutts et al, 1988).
Quindi, ammesso di lasciar passare il termine, il “ROM muscolare” si riferisce agli angoli del ROM articolare completo in cui un determinato muscolo agisce in maniera attiva e predominante. Ogni muscolo ha un suo ROM, quindi è necessario valutare caso per caso in quali angoli agisce in maniera attiva.
Per riassumere:
- ROM articolare completo: massimo ROM fisiologicamente percorribile da un’articolazione
- ROM “muscolare” attivo: massimo ROM articolare in cui un muscolo agisce in maniera attiva
- ROM “muscolare” passivo: gli angoli del ROM in cui un muscolo agisce in maniera passiva
Cosa abbiamo capito in questo secondo episodio?
- Il ROM “muscolare” è un termine improprio ma utile a trasmettere il concetto che il reclutamento o la predominanza di un dato muscolo possono variare lungo il ROM articolare;
- Un muscolo che ruota un articolazione quindi non agisce in maniera ottimale in tutti gli angoli del ROM articolare;
- In certi angoli del ROM articolare un muscolo può superare la sua lunghezza ottimale per esprimere forza attiva (contrattile), tramite allungamento o accorciamento eccessivi;
- Ogni muscolo ha una sua lunghezza ottimale lungo il ROM articolare, che andrebbe valutata caso per caso;