Project Magazine N.1 (settembre-ottobre 2018)
 

Nei programmi dietetici per la composizione corporea è strategia molto comune quella di mantenere l’apporto calorico e glucidico leggermente più elevati nei giorni di allenamento (giorni on) rispetto ai giorni di riposo (giorni off), metodo che qualcuno ha battezzato “on-off”

Per rivelandosi un valido approccio dietetico, può essere discutibile che questo particolare pattern riesca ad apportare dei vantaggi rispetto a metodi dove l’apporto calorico e glucidico rimangono costanti, oppure dove maggiori calorie e carboidrati vengono apportati al contrario nei giorni off. La teoria di base che riconoscerebbe la superiorità di questo pattern potrebbe risultare semplicistica, e, traendo spunto da alcune osservazioni del bodybuilder e ricercatore Eric Helms (1), in questo articolo se ne approfondiranno gli aspetti fisiologici controversi.

Calorie cycling ‘on-off’ moderato

Calorie cycling (o calorie shifting) è un termine generico riferito a quei protocolli alimentari dove l’apporto calorico è incostante. Un classico approccio calorie cycling applicato ad i programmi di allenamento per il bodybuilding e fitness consiste nel mantenere l’apporto calorico (e glucidico) leggermente più elevato nei giorni on rispetto ai giorni off, un metodo che in questo articolo verrà denominato calorie cycling “on-off” moderato. Ne può essere un buon esempio il pattern della dieta LeanGains, dove si propone di mantenere l’introito calorico più elevato del 20% rispetto al mantenimento nei giorni on e più basso del 20% nei giorni off. Questo si distingue da cycling più aggressivi, come quelli usati nel EOD refeed, nella UD2.0 o nelle diete pre-contest, dove si prevedono diete piuttosto ipocaloriche e regolari refeed con grandi oscillazioni caloriche e glucidiche (1).

La logica del cycling “on-off” moderato è probabilmente quella di apportare energia sufficiente nei giorni on per sostenere meglio l’esercizio e favorire il recupero in maniera presumibilmente più efficiente. Il maggiore introito calorico nei giorni on sarebbe anche giustificato dal fatto che l’attività fisica provocherebbe un maggiore dispendio energetico complessivo nella giornata rispetto ai giorni di riposo, pertanto apparirebbe sensato compensare questo presunto surplus di spesa introducendo un po’ più di calorie. Tale strategia viene spesso proposta non solo nelle fasi di perdita di grasso, ma anche nelle fasi di mantenimento e di eccesso calorico, come pattern ideale per limitare i guadagni di grasso in generale (1).

Leggi l’articolo completo nel primo numero della rivista Project Magazine.

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