“Bro” rear delt machine: pregi o difetti?

La rear deltoid machine (RDM) è un esercizio molto usato nella muscolazione. Si tratta della versione alla macchina guidata delle croci inverse, una vasta categoria di movimenti monoarticolari che ha come obiettivo la stimolazione mirata dei deltoidi posteriori e dell’alta schiena (in questo caso definita soprattutto da trapezio e romboidi). 

In molti casi i bodybuilder non eseguono la versione didattica della RDM da seduti, ma una variante modificata a busto flesso che la rende un tipico “bro-esercizio”. Un valido esempio è dimostrato in questa esecuzione

Nel video si vede che l’esecuzione “alla bro” della RDM prevede il busto flesso con il bacino indietro, e in questo modo la spalla passa da un’estensione orizzontale pura, a un movimento bidimensionale intermedio tra estensione orizzontale e adduzione.

Per i puristi della didattica questa modifica potrebbe rendere l’esercizio “sbagliato” e causa delle più gravi conseguenze, ma si necessita di un’analisi più approfondita per capire se può essere un’opzione sensata.

Basi anatomiche

A livello muscolare questa modifica ha inevitabilmente delle conseguenze che potrebbero essere giudicate vantaggiose o svantaggiose a seconda dello scopo.

Se vuoi leggere l'intero articolo abbonati adesso!

  • Lorenzo Pansini

    Lorenzo Pansini è natural bodybuilder, formatore, personal trainer e divulgatore scientifico specializzato in nutrizione sportiva (ISSN-SNS) e allenamento per il miglioramento fisico. Con oltre 10 anni di esperienza attiva nella divulgazione scientifica, è stato per anni referente tecnico per l'azienda leader Project inVictus con vari ruoli, e richiesto da altre importanti realtà del settore nazionale. È autore per testi e riviste di settore, come Alan Aragon's Research Review, redatta dal ricercatore e nutrizionista americano Alan Aragon.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Don`t copy text!

Area Membri