La rear deltoid machine (RDM) è un esercizio molto usato nella muscolazione. Si tratta della versione alla macchina guidata delle croci inverse, una vasta categoria di movimenti monoarticolari che ha come obiettivo la stimolazione mirata dei deltoidi posteriori e dell’alta schiena (in questo caso definita soprattutto da trapezio e romboidi).
In molti casi i bodybuilder non eseguono la versione didattica della RDM da seduti, ma una variante modificata a busto flesso che la rende un tipico “bro-esercizio”. Un valido esempio è dimostrato in questa esecuzione.
Nel video si vede che l’esecuzione “alla bro” della RDM prevede il busto flesso con il bacino indietro, e in questo modo la spalla passa da un’estensione orizzontale pura, a un movimento bidimensionale intermedio tra estensione orizzontale e adduzione.
Per i puristi della didattica questa modifica potrebbe rendere l’esercizio “sbagliato” e causa delle più gravi conseguenze, ma si necessita di un’analisi più approfondita per capire se può essere un’opzione sensata.
Basi anatomiche
A livello muscolare questa modifica ha inevitabilmente delle conseguenze che potrebbero essere giudicate vantaggiose o svantaggiose a seconda dello scopo.
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