In questo articolo vengono raccolte le più importanti fallacie logiche e i bias cognitivi, ovvero delle distorsioni o degli errori nel ragionamento e nel confronto tra persone.
Al contrario di gran parte degli articoli del sito, che hanno come tema centrale l’ambito della composizione corporea e degli esercizi in palestra, in questi casi lo scopo non sarà l’aggiornamento e l’approfondimento scientifico, l’intento sarà più strettamente descrittivo e divulgativo.
Lo scopo, cioè, è far conoscere al lettore i più comuni errori logici/cognitivi per arricchire il proprio bagaglio su queste tematiche e sviluppare una migliore capacità di ragionamento razionale quando affronta temi o dibattiti basati sulla Scienza, che a sua volta dovrebbe basarsi esclusivamente sulla ragione, minimizzando l’influenza dell’emozione (emozione che spesso si manifesta appunto tramite questi meccanismi).
- Le fallacie logiche sono un argomento rientrante nella Filosofia, nella Logica in particolare, il quale indica errori nel ragionamento che portano l’argomentatore a violare le regole di un confronto argomentativo corretto.
- I bias cognitivi sono invece un argomento più inerente alla Psicologia, soprattutto cognitiva e sociale, e vengono descritti invece come una distorsione di un ragionamento condizionata dal preconcetto o dal pregiudizio, che porta a errori di valutazione o a mancanza di oggettività di giudizio.
Le fallacie logiche indicano quindi semplicemente gli errori logici che vengono commessi durante un’argomentazione, mentre i bias entrano più nel profondo della cognizione, e sono piuttosto descritti come un limite di pensiero o una distorsione della percezione cognitiva da parte della persona, che come conseguenza può riflettersi in errori nell’argomentazione.
Pur non nascendo concettualmente come sinonimi, fallacie logiche e bias cognitivi sono spesso correlati perché in genere rappresentano entrambi errori o distorsioni nel ragionamento, a tal punto che in diversi casi per una fallacia esiste un bias corrispettivo o dal significato molto simile. A volte questi concetti vengono infatti usati in maniera interscambiabile per riconoscere gli errori logici/cognitivi in un’argomentazione, mentre altre volte indicano principi piuttosto distinguibili.
Il sito non è dedicato primariamente a questi argomenti, ma è importante saperne l’esistenza e capirne il significato in quanto alla base del ragionamento logico-razionale prima e scientifico poi, e un approccio scientifico ai temi trattati nel sito non può prescindere dalla loro conoscenza.
Per quella che è la mia esperienza in anni di letture di documenti scientifici e dibattiti tra scienziati ed esperti, ho individuato i più importanti bias e fallacie in maniera che il lettore possa acquisire la capacità di riconoscerli. Ritengo inoltre che la loro conoscenza sia essenziale e molto utile anche per molti aspetti della vita quotidiana.
“Pensare è un lavoro che richiede abilità. Non è vero che siamo dotati naturalmente della capacità di pensare in modo chiaro e logico – senza imparare come, o senza praticare.
È ridicolo supporre che non sia necessaria abilità per pensare [così come è richiesta per] giocare a tennis, giocare a golf o bridge o suonare qualche strumento musicale.
Le persone con una mente non allenata non dovrebbero aspettarsi [di pensare] in modo chiaro e logico più di coloro che non hanno mai imparato e mai praticato per diventare dei buoni carpentieri, giocatori di golf, giocatori di bridge o pianisti.
Eppure il nostro mondo è pieno di persone che a quanto pare suppongono che il pensiero non richieda alcuna abilità; che pensare in modo chiaro e preciso è così facile e così “naturale” che “chiunque può pensare”, e che il modo di pensare di una persona è affidabile quanto quello di qualsiasi altra persona.” (Alfred Mander)