“La leucina è l’amminoacido chiave per stimolare la sintesi proteica muscolare”, è la celebre frase utilizzata dagli scienziati per farne comprendere l’importanza ai fini dell’anabolismo muscolare.
Per stimolare la sintesi proteica muscolare (MPS) serve la presenza di tutti gli aminoacidi essenziali (EAA), ma la leucina è ritenuto il più importante tra loro, e dovrebbe essere presente nel pasto in concentrazioni sufficienti.
Nasce così il concetto di soglia della leucina, cioè la presenza dell’amminoacido in quantità ottimali per massimizzare la MPS, in maniera che questo si rifletta sul massimo anabolismo muscolare ad ogni assunzione di un pasto proteico.
Nell’articolo si approfondiscono gli aspetti teorici e le varie controversie sulla popolare ipotesi della soglia della leucina, con il fine di fornire delle linee guida per ottimizzare la distribuzione proteica nell’arco della giornata per il professionista o il praticante, sulla base delle più recenti evidenze scientifiche e posizioni degli esperti.
La soglia della leucina
La soglia della leucina (leucine threshold o leucine trigger) è un’ipotesi secondo cui dovrebbe essere raggiunta una certa quantità di leucina nel sangue per ottimizzare la sintesi proteica muscolare (MPS), mediante la saturazione della via di segnalazione mTOR.
La leucina ha quindi un effetto anabolico dose-risposta solo fino a quando si raggiunge questa soglia, che se superata non offre alcun effetto aggiuntivo sia a riposo che nel post-workout (1,2).
Il messaggio fondamentale è che per ottimizzare la MPS si dovrebbero raggiungere le quantità di leucina necessarie per raggiungere la soglia della leucina. Ma nel mondo reale queste implicazioni potrebbero essere diverse da come propone la teoria.
A quanto corrisponde la soglia della leucina?
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