Project Magazine N.6 (luglio-agosto 2019)
 

Cedimento muscolare e buffer nei programmi di ipertrofia: le basi

L’allenamento a ‘buffer’ indica eseguire le serie senza compiere tutte le ripetizioni possibili che il carico utilizzato permette, cioè evitando il cedimento muscolare (1,2). Al contrario del gergo comune sul territorio nazionale, internazionalmente il termine “buffer” è usato raramente, nella ricerca scientifica non è citato (2), e in inglese per riconoscerlo spesso si usano concetti come “non-failure”, “not training to failure” o “submaximal effort” (sforzo sottomassimale).

Ciò nonostante vi sono alcune prove del suo utilizzo anche nella letteratura anglofona (1,3). In tempi recenti, per riconoscere il buffer nella ricerca scientifica è stata usata la sigla “RIR”, acronimo di “repetitions in reserve” (ripetizioni in riserva) (4,5). In questo articolo in tre parti si approfondirà la tematica poco nota sull’applicazione del buffer e del cedimento muscolare nei programmi di ipertrofia.

Leggi l’articolo completo nel sesto numero della rivista Project Magazine.

  • Lorenzo Pansini

    Lorenzo Pansini è autore, formatore, personal trainer e divulgatore scientifico specializzato in nutrizione sportiva (ISSN-SNS) e allenamento finalizzati miglioramento fisico. Ha 18 anni di esperienza come natural bodybuilder, conduce da oltre 10 anni un intenso percorso di studio su nutrizione e allenamento, e scrive articoli tecnici per riviste, testi e siti specializzati. Riceve apprezzamenti da molte autorità come Massimo Spattini, Piero Nocerino, Andrea Biasci, Paolo Evangelista, Gianmario Migliaccio, Franco Impellizzeri, Luigi Colbax, Roberto Amorosi Hernandez, Alan Aragon tra i nomi più noti. Collabora per anni per Project inVictus come consulente tecnico, redattore e revisore, è citato come riferimento in diversi libri pubblicati dal brand, ed è ospitato come relatore per vari eventi dal vivo. Dal 2019 pubblica regolarmente per la rivista scientifica internazionale redatta dal ricercatore e nutrizionista americano Alan Aragon.

Una risposta

  1. Ciao Lorenzo, sono un tuo fan e mi farebbe molto piacere leggere questo tuo articolo ma la rivista a cui fa riferimento il link non esiste più!

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